martedì 31 gennaio 2017

Fermati e RESPIRA

                                                                                                      Ring of Kerry, Irlanda


È passato molto tempo da quando ho scritto le ultime parole, per un bel po’ mi sono sentita inadatta a scrivere. Vivevo la mia vita a mille perché avevo fretta; fretta di finire un percorso che ha reso gli altri più contenti di me, ma che alla fine mi appartiene piedi quanto io stessa potessi credere. In seguito sono caduta, di nuovo, in un vortice di vulnerabilità ed ansia per il futuro dal quale ho lottato per uscire. Come se essere chi si è potesse essere intercambiabile e ci fosse un bottone per differenziare la nostra natura. Mesi di agitazione e nervosismo in cui non facevo nulla, assolutamente nulla a parte preoccuparmi di dove dovevo essere.

Ho una profonda ammirazione per le persone che sanno dove vanno, a patto che vadano perché vogliono realmente e non perché ci sia qualcuno o qualcosa che coercitivamente li fa andare. Nutro ancora di più ammirazione, per le persone integre e sincere con se stesse capaci di mettere in pratica tutti gli insegnamenti spirituali, di vita ed di esperienza appresi… Si lo confesso in quel caso sono una loro fan senz'altro.

L’universo è stata in ogni caso gentile con me e mi ha permesso di passare un po’ di tempo in un contesto sociale diverso dal mio (mi sento molto accademica per il mio modo di scrivere oggi) e devo dire che ne sono rimasta entusiasta. La diversità, che grande insegnamento! Forse uno dei più grandi che gli esseri umani debbano apprendere. Amare se stessi per amare anche chi è diverso da te. Cultura, tradizione e pensiero. Senza puntare il dito perché su un piedistallo pensando di essere meglio di altri. Sono rimasta affascinata dalle incertezze delle persone che ho incontrato e da una fede così grande che in nessuna persona religiosa avevo mai conosciuto prima, ma ovunque andassi la mia preoccupazione per il futuro si mostrava sotto le vesti di altri incerti, altri persi, altri alla ricerca di se.

Tornata a casa da un mesetto,  la domanda che tutti ancora mi pongono non è cambiata tanto  “e ora cosa farai?”. Mi fa sorridere l’accento che si mette sul dover fare e non sul voler fare. Si lo so, serve moneta, serve lavoro, serve andare avanti perché i paradigmi sono ancora questi. Ma vi prego, se non vi di fare qualcosa. Fermatevi e chiedetevi se realmente ne vale la pena. Si è vero, ci sono delle eccezioni e per quelle vale anche il pizzico sulla pancia, ma non per tutto. Fate quello che vi piace. E se non sapete cosa vi piace, vi arriverà un’illuminazione prima o poi. Arriva sempre quello che chiediamo gentilmente. Il mio errore fino ad ora è stata la richiesta insistente. Come se non ci fosse scampo, come se avere 23 anni significasse dover per forza prendere in mano una vita e farne qualcosa di produttivo ORA E SUBITO.  E al di là di tutto, se una cosa non fa per te o meglio ancora se la fai senza esserne contento, non implica per forza che questa sarà produttiva.

Mi sono vergognata per molto tempo della mia condizione di indecisione cronica, a chi mi faceva domande sul mio futuro, rispondevo sorridendo e abbassando la testa con una risposta secca. Mi sono vergognata di avere troppi sogni e di avere la consapevolezza di doverne scegliere alcuni perché per qualche ragione a me poco nota, non si può fare tutto o per lo meno ancora devo trovare il modo di poterlo fare. Non ho più scritto perché ritenevo le mie parole inutili e per nulla motivazionali per un momento così difficile come quello che nei mesi scorsi abbiamo affrontato.
Nel settembre scorso sono andata con Maria Rosaria (Cammina nel Sole) al festival d’Oriente. Un festival pieno di odori, sapori e a volte note stonate in una cornice particolare. In quel misto di vero e non, una coppia dagli occhi gentili e dalla sensibilità particolare mi fece la lettura dell’ aurea. I tanti dettagli dati mi fecero arrossire, piangere come una fontana, innervosire (quando mi innervosisco c’è sempre qualcosa di vero che non voglio sentire in quello che mi viene detto) e pensare tanto. Alla fine l’uomo di cui non ricordo il nome, dopo avermi asciugato le lacrime, mi disse “tu non devi fare nulla adesso,devi solo RESPIRARE”.

Sono testarda e tra i lati ancora non modellati del mio carattere c’è un’esagerata intransigenza nei mei confronti (che lo stesso operatore di luci mi fece presente semplicemente guardandomi).
Sono passati molti mesi da quelli incontro. Ed ho finalmente la forza di guardarmi allo specchio e modellare questi lati di me. Ho finalmente deciso abbracciare il lato di me forse più spinoso, l’intransigenza di chi crede di non poter compiere sbagli. Sono convinta di questo da anni, da quando ho capito che nonostante l’amore che i miei familiari provano per me, qualsiasi cosa succeda dovrò pensarci da me. E quindi ho deciso di indossare un mantello, armatura e mettermi al di sopra della parti, anche se il momento era di per se troppo acerbo.

Le mie storie sono fatte sempre per arrivare ad una conclusione e quindi eccola: se sentite che c’è qualcosa che non va nella nostra vita oggi. Guardatevi dentro, si ve lo ripeto guardatevi dentro e non vergognatevi di chiedere aiuto. Chiedete gentilmente, non pretendete. Amate anche l’attesa. Non siamo così evoluti da poter ottenere tutto e subito.  Poiché il tempo è una nostra creazione.  Dopo aver pienamente accettato quello che siete, potrete andare avanti e camminare senza pesi. Senza preoccupazioni. Lo so che sembrano solo belle parole, ma non c’è miglior consigliere di chi abbia già portato pesi sulle spalle come i vostri. Ed in particolare, non vergognatevi se non sapete. Non preoccupatevi di fallire, non pensate che si debba per forza fare la cosa giusta. Ascoltatevi e permettetevi di fare ciò che il cuore vi dice e semmai non riuscite a farlo…
Vi rigiro il consiglio che quell’uomo dall’aspetto paterno e dagli occhi buoni ha dato a me, “Fermatevi, non fate nulla e… RESPIRATE”.



Io sto ricominciando a respirare, mi preparo al cammino che mi attende. Ovunque il mio cuore mi porterà… Ci sentiamo alla prossima storia... 
Ciao Anime...